Chiara Pizzirani
Contenuto in: Studi Etruschi 77 - 2014
pp. 53-89, Fig. 1, Tavv. 7
Le tombe dipinte orvietane sembrano meritare una rinnovata attenzione da parte della critica a seguito delle recenti acquisizioni scientifiche sulla pittura etrusca e, soprattutto, delle straordinarie scoperte avvenute negli ultimi anni a Orvieto tra le quali spicca il grande santuario di Campo della Fiera, identificabile con ogni probabilità con il Fanum Voltumnae. Al servizio di questo auspicabile, rinnovato interesse si presentano in questa sede alcune riflessioni che non si presume siano esaustive né risolutive dei molti problemi aperti. [...]