Mario Cygielman;Elizabeth Jane Shepherd
Contenuto in: Studi Etruschi 53 - 1985
pp. 77-93, Fig.1, Tavv. 6
Durante l’Agosto del 1982 si rinvenivano casualmente a Vetulonia, in località Basse degli Olmi, un pianoro compreso tra le località Badia Vecchia di Sestinga, il Convento di San Michele e l’area del Diavolino, alcuni frammenti di lastre architettoniche in terracotta risalenti ad età arcaica, che una serie di coltrature meccaniche aveva messo in luce. A questi elementi si accompagnavano anche laterizi (tegole e coppi) e frammenti ceramici di varia epoca che indiziavano l’area come archeologica. La zona comunque era già conosciuta, non solo per la presenza di una tomba a circolo ancora visibile, ma anche per segnalazioni di resti di un edificio di età romana ormai distrutto dai lavori agricoli.
Il rinvenimento, per quanto atipico, non aveva però creato grandi perplessità, visto il caso noto a Vetulonia del c.d. «Tempietto di via dei Sepolcri» di età ellenistica, scavato da Falchi e situato in piena area di necropoli ed, in altra parte d’Etruria, le recenti scoperte di Tuscania, che presentavano nella meccanica del ritrovamento connotazioni piuttosto simili. […]