Contenuto in: Studi Etruschi 52 - 1984
pp. 447-541, Figg. 10
La presente puntata del notiziario è la quarta che viene dedicata all’Italia meridionale e alle isole (le precedenti in StEtr XLII, 1974, pp. 505-555; XLVI, 1978, pp. 539-593; XLIX, 1981, pp. 451-531). La mole, notevolmente accresciuta, testimonia il crescente interesse con cui gli archeologi operanti in quelle regioni guardano allo strumento di comunicazione che gli Studi Etruschi pongono a loro disposizione. Particolarmente nutrita rispetto al passato appare la partecipazione della Basilicata, della Campania e della Sardegna. Attraverso le scoperte di cui si dà notizia l’isola rivela relazioni prima affatto insospettate con l’Italia centrale, relazioni che ne fanno veramente la tappa obbligata tra l’Etruria e Cartagine.
Tra le tante altre novità segnalo soltanto i copiosi dati sull’urbanizzazione di Capua, sottolineanti l’importanza decisiva dei decenni iniziali del V sec., l’esame degli insediamenti fortificati di Croccia Cognato e di Strongoli, le nuove tombe dipinte di Arpi, Canosa ed Egnazia, la messe di corredi delle necropoli di Calatia e di Striano nella valle del Sarno, le tombe di età del bronzo di Toppo Daguzzo […]