Rivista di epigrafia etrusca

Contributi di: Paolucci, Giulio; Maggiani, Adriano; Giroldini, Pierluigi; Binaco, Paolo; Tamburini, Pietro; Nuzzo, Ester Maria; Maras, Daniele F.; Colonna, Giovanni; Belfiore, Valentina; Paolucci, Giulio; Morandi, Alessandro; Asensi Estruch, Rosa; Briquel, Dominique; Na

Contenuto in: Studi Etruschi 78 - 2015

pp. 197-260


Abstract

Le settantuno schede incluse in questo fascicolo della REE riguardano, ancora una volta, in lieve prevalenza testi dell’Etruria settentrionale rispetto a quelli di altra provenienza (trentotto e trentatré rispettivamente) e, tra questi, la maggior parte appartiene a Chiusi e al suo territorio, con ben trenta epigrafi, diciassette delle quali inedite. Ma non c’è solo Chiusi. Tra le inedite di età arcaica val la pena di sottolineare la nuova epigrafe di una stele centinata dalla Valdelsa (18) e le quattro lapidarie dal Crocifisso del Tufo a Orvieto (19-23); tra quelle recenti, ancora tre testi su cippi volsiniesi (24-26) e due su tombe rupestri di Norchia (28-29).
Nella parte II, riservata alle iscrizioni edite su altre riviste, si segnalano per la loro importanza alcune dediche sacre: da Poggio Colla (31), che dalla nuova proposta di lettura ha ora ricevuto una struttura più chiara, da Vulci (56), che conserva il teonimo maris, nonché quella di provenienza incerta con il nome arcaico Versipinai (51), corrispondente al recente Phersipnai [...]

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