Rivista di epigrafia etrusca

Contributi di: Briquel, D.; Colonna, Giovanni; Cristofani, Mauro; Gaultier, F.; Gran-Aymerich, Jean.; Gualterio, G.; Martelli, M.; Naso, Alessandro; Pandolfini, Maristella; Ricciardi, L.; Sassatelli, Giuseppe; Tamburini, P.

Contenuto in: Studi Etruschi 58 - 1992

pp. 275-314, Tavv. 7


Abstract

La puntata presenta un ridotto nucleo di testi, fra cui un gruppo di iscrizioni vascolari «padane», dalla necropoli di Spina e dall’insediamento di Marzabotto. Da un punto θϑdi vista onomastico si guadagnano un gentilizio prestato forse dal greco, platunalu (n. 1), un altro vetalu (n. 7), noto anche nelle monete populoniesi, e un’ulteriore attestazione del nome di vaso ϑina (n. 8). Di notevole spicco, per la sua arcaicità, è l’attestazione del nome individuale velχa (n. 20), recentemente apparso in un’iscrizione greca posidoniate nella versione Wolka.
Si segnalano, altresì, tre graffiti onomastici identici da Vulci (nn. 26-28), due dei quali su anfore attribuite a Euphronios e una nuova dedica a Selvans, fornito di un epiteto sinora ignoto, canla (n. 32). […]

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