Giacomo Caputo
Contenuto in: Studi Etruschi 56 - 1989-1990
pp. 49-55, Fig. 1
Prima di svolgere questo tema che rimedia alquanto ai vuoti di documentazione del corredo, farò un cenno ai noti scavi del 1959 nella tomba di Quinto Fiorentino.
Si è rivelata la mole architettonica, direi sana nella struttura, costituita dal dromos con l’ingresso di facciata, dopo il profondo del terreno in discesa, con due celle, l’una di fronte all’altra, a doppio spiovente, con lastroni di calcare. In fondo è l’accesso all’alta tholos a pianta centrale di lastroni diseguali, possenti, sovrapposti di sporgenza a chiusura dello spazio con singola lastra piatta, cui è sottoposto un grande pilastro quadrato stante al centro del monumento. Le celle furono trovate, vuote di suppellettili, a larghe ante d’ingresso; quella di destra con incisioni varie di figura e segni lineari confusi.
Non così la tholos con manufatti, o frammenti, sparsi a terra caoticamente per saccheggi ab antiquo. […]