Chiara Pizzirani
Contenuto in: Studi Etruschi 79 - 2016
pp. 105-126, Tavv. 6
DOI: 10.26406/0391-7762/stetr79-2016-8
Tra le numerosissime ceramiche attiche restituite dalle necropoli spinetiche, non sono pochi i vasi degni di particolare interesse e di questi alcuni sono veri pezzi unici per qualità artistica, per dimensioni, per forma, per decorazione figurata. Tra questi vasi è lecito annoverare un raffinato cratere a campana del Pittore di Altamura datato attorno al 460 a.C., un pezzo di eccezionale qualità la cui decorazione figurata rappresenta un unicum nella produzione ceramografica attica conservata.