Niumsis Tanunis, la Tabula Bantina e la flessione pronominale italica

Luciano Agostiniani

Contenuto in: Studi Etruschi 77 - 2014

pp. 197-215


Abstract

In un lavoro recentemente apparso sul periodico Studi Etruschi, Giulio Facchetti ed io abbiamo pubblicato una nuova iscrizione italica, l’iscrizione sul vaso ‘di Niumsis Tanunis’ (è il nome del personaggio in essa ripetutamente menzionato). Il testo, di ragguardevole lunghezza (76 caratteri in scriptio continua, su due righe, segmentabile, in gran parte per evidenza, in 13 unità) è graffito sulla spalla di un’olla fittile, priva di un ‘pedigree’ (si trova in collezione privata) ma quasi certamente, come è risultato in sede di analisi (grafica e linguistica), proveniente da Capua, ed è databile agli ultimi decenni del V secolo a.C. La sua importanza è indubbia, sia sotto il profilo epigrafico, perché contribuisce in maniera rilevante a ricostruire l’evoluzione della scrittura in Campania dal periodo etrusco a quello osco-sannita; sia per il suo contenuto – per grammatica, lessico e articolazione testuale – che, a onta di oggettive difficoltà (non ultima, la presenza di apax lessicali), e con le incertezze residuali che sono la norma quando si ha a che fare con testi di questo genere, ci è sembrato di poter cogliere. [...]

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