Adriano Maggiani
Contenuto in: Studi Etruschi 76 - 2010-2013
pp. 183-198, Figg. 3, Tavv. 2
L'epigrafe lapidaria, descritta per la prima volta da Bartolomeo Nogara nel 1902, edita da Gustav Herbig e poi acutamente commentata da Olof Danielsson nel fascicolo del CIE dedicato a Volsinii (CIE 5167), oggi al Museo archeologico di Firenze, presenta alcuni problemi di lettura dovuti al suo cattivo stato di conservazione. Un riesame dell'originale ha suggerito all'Autore una nuova proposta di integrazione e una interpretazione originale del testo.