Jürgen Driehaus
Issue: Studi Etruschi 53 - 1985
pp. 51-64, Figg. 4
Ancora oggi sono molto rari i lavori di scavo nella città etrusche del periodo arcaico: la causa è in primo luogo negli alti costi, ma anche nella complessità di questo genere di scavi.
Le grandi città etrusche, quali Veio, Cerveteri, Tarquinia o Vulci, si estendevano su di una vasta area e sono anche state abitate per lungo tempo. Non fa meraviglia pertanto che i lavori di scavo si siano concentrati in queste città nella messa in luce dei grandi edifici e in particolare dei templi.
Molto poco si sa delle zone che nel periodo arcaico erano adibite esclusivamente ad abitazione, ma ancor meno nota ne è la struttura, la posizione delle case, delle piazze e delle strade. Nel migliore dei casi si è a conoscenza della posizione delle principali necropoli e qualche volta anche dell’estensione della città quale si può ricostruire dalla situazione del luogo. Solo due complessi urbani fanno eccezione: Marzabotto e i piccoli centri, piuttosto provinciali, all’interno della zona di insediamento. […]